In questa stagione dilettantistica
italiana abbiamo visto grandi espressioni del nostro ciclismo per il
futuro. Abbiamo visto emergere un forte passista come Trentin al Liberazione
e ai campionati nazionali, abbiamo assistito al confermarsi di Battaglin
e Moser ad alti livelli e abbiamo gioito dei primi, pesanti successi
di Fabio Aru, il quale quest'anno ha mostrato ben più di quanto
dica il suo palmares. Ma se dobbiamo scegliere una foto per indicare
questo 2011 tra i dilettanti, probabilmente sceglieremmo questa: Mattia
Cattaneo, ventunenne di Alzano Lombardo, che alza le braccia
in perfetta solitudine sul traguardo del 40° Gp di Capodarco.

Sì, il personaggio di questa stagione è
lui: nonostante i risultati ottenuti sin da quando era juniores, Mattia
non è mai stato particolarmente sotto i riflettori. È
sempre stato sottovalutato, messo come outsider. Dopo la sua vittoria
al Pesche Nettarine, in pochi avrebbero scommesso che sarebbe
riuscito a portare a casa il Giro Baby, neanche quando
aveva 2' di vantaggio sul resto della concorrenza. E adesso che ha preso
di petto il Muro di Capodarco, affrontandolo in perfetta solitudine,
non possiamo più ignorare di trovarci di fronte a un talento
più che legittimato, anche scorrendo l'ordine d'arrivo di oggi:
i primi 5 son tutti corridori che, se non si perderanno per strada,
hanno un promettente avvenire davanti ai loro occhi. E questo a soli
2 giorni dal successo di Poggiana, dove ha battuto Novikau in una volata
a 2.
Il percorso, di 180 km, prevedeva un circuito di 10 km in pianura da
ripetere 4 volte, poi 5 tornate di un tratto in salita con scollinamento
all'altezza del monumento dedicato a Fabio Casartelli, infine 2 giri
del circuito finale, col famoso muro di Capodarco che ha reso celebre
questa corsa.
La prima azione degna di nota si è sviluppata al km 28, con prima
8 e poi 27 corridori lanciati all'attacco. Tra loro, gli uomini più
pericolosi sono il Trevigiani Patrick Facchini e lo Zalf Penasa, nonché
Andriato della Petroli Firenze e gli ucraini Kashtan (Cerone) e Averin
(Palazzago). Questi uomini al comando raggiungono un vantaggio di 3'20"
al secondo passaggio dal monumento Casartelli. Al terzo giro la coppia
del Futura Team Fabrizio Venezia e Marco Tapparello prova il tutto per
tutto e lascia la compagnia, arrivando a guadagnare 40" sui diretti
inseguitori che cominciano a non collaborare più tra loro.
Al quarto giro parte dunque una reazione dal gruppo e si forma un altro
gruppetto di inseguitori, di 26 unità, che durante l'ultimo giro
col monumento Casartelli riprende il duo Futura. Stavolta i nomi in
ballo sono ancor più grossi: con Facchini c'è adesso Cattaneo,
ci sono due forti scalatori come il rivale di Cattaneo al Giro, Anacona
(Caparrini) e Gorodnichev (Coppi Gazzera), c'è l'australiano
Lane, l'esperto Mucelli (Hopplà) e Famoso (Vega), recentemente
2° al Bastianelli. Inoltre sono rimasti della precedente azione
Kashtan, Averin, Penasa e Andriato. E già sull'ultimo scollinamento
Cattaneo fa il diavolo a quattro, con Gorodnichev e Fonzi (Colpack),
mentre De Ieso (Vejus) e Boem (Zalf) tentano una reazione dal gruppo.
Sembra ormai roba del gruppo al comando, che si è ridotto a una
ventina di unità, ma Cattaneo proprio non vuole aspettare: sul
primo attacco del muro di Capodarco fa il vuoto, solo Anacona tenta,
vanamente, di resistergli. Cattaneo scollina al primo passaggio con
15" di vantaggio su ciò che resta dei contrattaccanti e
1'40" sul gruppo, decisamente troppo da recuperare su un corridore
della sua caratura. Comincia così una cavalcata solitaria di
20 chilometri.
La reazione del gruppo, che assorbe gli altri fuggitivi, arriva violenta,
ma è tardiva. Cattaneo attacca la seconda ascesa al muro con
47" e giunge al traguardo con 40", ovviamente rallentando
per esultare: segno di una superiorità assoluta. Quinto successo
(più cronosquadre) stagionale e dedica per David Facciano, massaggiatore
della squadra (è il suo compleanno). Dietro di lui i migliori
combattono per un secondo posto, e a prevalere allo sprint è
Battaglin (Zalf), vincitore della passata edizione,
su Moreno Moser (Lucchini) e Stefano Locatelli
(Colpack). 5° Puccio, appena due giorni
fa vincitore della Firenze-Viareggio, a completare un quintetto che
farà molto parlare di sé nei prossimi anni, tra i pro'.
Bravo anche Facchini che nonostante tutta la giornata trascorsa in fuga
conclude con un 8° posto.
Nicola Stufano