28 giugno 2006.
Faenza. Nella frazione del pomeriggio, la Mordano-Faenza, il copione
è simile a quello vissuto nel mattino. I tentativi di allungo
si susseguono con continuità così come le rincorse del
gruppo che interviene ad ogni bisogna. Nei quattro giri iniziali, che
gemellano ciclisticamente i centri di Mordano e Bubano fughe e rincorse
costringono il cronista penna in mano anche se i risultati naufragono
miseramente ogni volta. Qualche nome?
Bazzana e Dalla Libera, poi Roganti, Pontiroli, Vivian, Boschi e Michelusi;
successivamente Bazzana e Turco agganciati da Surutkovych e Michelusi.
Maggior fortuna, viceversa, per Basso, Fumagalli e Marangoni che a tremila
metri dalla conclusione trovano il terno al lotto e si presentano sul
traguardo per giocarsi il successo nonostante il ritorno del gruppo
che ingoia Marangoni ma nulla può su Basso e Fumagalli. Per Stefano
Basso, ventunenne di Crocetta del montello in provincia di Treviso,
si tratta del primo successo stagionale.
Ordine d'arrivo
1.Stefano Basso (Marchiol Ima) km.66,100 in 1h34'46", media 41,850;
2.Cristiano Fumagalli (Filmopo Sorelle Ramonda);
3.Bernardo Riccio (Larigiano);
4.Antony Di Luigi (Pagnoncelli);
5.Marco Bandiera (Zalf Desirèe Fior);
6.Derik Zampredi (Trervigiani Dynamon);
7.Rudy Saccon (Basso Piave);
8.Alan Marangoni (Fausto Coppi Gazzero);
9.Pier Paolo De Negri (Palazzago);
10.Walter Proch (Gavardo).
Le maglie
Come da pronostico, dopo la giornata di ieri, il successo nella classifica
generale, maglia verde "Alegra" arride al messicano Elio Fausto
Saavedra (Centri della Calzatura), quella di leader della classifica
del GPM, dotazione "Borgosole" va a Pierluigi Senor (Podenzano);
la maglia gialla "Intesa" per la classifica a punti premia
Cristiano Fumagalli (Filmop Sorelle Ramonda); quella dei giovani, di
color rosa, dotazione "Agrifrut" è ad appannaggio di
Davide Malacarne (Zalf Desirèe Fior).
Considerazioni finali
L'11° Giro Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna va al ventiduenne
Elio Fausto Saavedra, portacolori del Centro delle Calzature: Un successo
meritato, quello del messicano, conquistato nel tappone di ieri di Gabicce
, un successo che premia la sua continuità. Ma a differenza del
passato non si è trattato di un autentico trionfo conseguito
a seguito di straordinari colpi d'ala da ricordare nel tempo, ma di
conseguente alla politica dei piccoli passi. Basta dare un'occhiata
alla classifica generale per verificare che circa una trentina di corridori
sono racchiusi in un minuto o poco più. In questa edizione è
mancato l'atleta capace di raschiare nel fondo del barile ogni riposta
energia. Meglio osare col rischio di saltare o accontentarsi di accontentarsi
di una piazza seppure di prestigio? Il vero ciclismo propende per questa
seconda ipotesi. Ma tant'é... Onore al merito quindi al vincitore
ma, almeno da parte nostra, una tiratina d'orecchi a chi avrebbe potuto
osare di più e non l'ha fatto ci sentiamo di dover darla.
Decio Testi