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tappa: Gabicce Mare – Gabicce Monte |
28 maggio 2005.
Ora di partenza 14.06 Numero di partenti 185. Non sappiamo se
il ciclismo ha scoperto una nuova stella colombiana. Quello che ci sentiamo
di affermare è che, sicuramente, la decima edizione del Giro
Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna ha lanciato un grande scalatore.
Uno scalatore minuto, ma che quando decide di allungare fa male. Ed
oggi, nella terza frazione, la Gabicce Mare-Gabicce Monte, il colombiano
ha trovato il terreno favorevole per mettere in mostra le sue doti e
mettere in crisi la maglia verde Alegra Belkov. E’ stata una tappa
caratterizzata dalla fuga di sei uomini, iniziata nel corso del secondo
giro da Cristian Mosca della Pool Cantù, Gianluca Finetto della
Finauto ed Alessio Signiego della Promociclo. Al terzetto nel corso
dei chilometri si sono aggiunti Dario Cataldo della Bedogni, Matteo
Lasurdi della OTC Doors Pretesi, Gianluca Mirenda della Finauto ed Alessio
Raisoni della Podenzano. I sei comandano la corsa fino alla fine del
sesto giro, quando il gruppon ritorna compatto. Subito riparte Raisoni,
inseguito da Gianandrea Marioli del Centro della Calzatura, ma il gruppo
non concede spazio. Quando il cittì Ballerini arrivo nella postazione
del traguardo, il gruppo è nuovamente compatto. A tre giri dal
termine allunga Turco Massimiliano della Trevigiani, mentre il gruppo
è tirato dagli uomini della Podenzano con in quarta ruota Chavez
Rubiano ed in quinta il leader Belkov. All’ottavo passaggio sul
GPM il gruppo rintuzza l’attacco sotto la spinta del colombiano
Chavez Rubian, oggi con la maglia gialla del leader della classifica
a punti. Dopo la discesa il gruppo di testa, che si era spaccato in
due tronconi per il forcing del colombiano, ritorna compatto. Quando
si risale verso Gabicce Monte si segnala un nuovo attacco di Turco,
mentre in testa al gruppo c’è sempre lui, il colombiano
che quando la strada sale sembra faticare molto meno degli altri. L’azione
del corridore dell’AC Riviera Adriatica Centri della calzatura
è pressante e Turco viene riassorbito. Chavez Rubiano non si
accontenta e forza ancora: sulla sua scia si portano Manolo Zanella
della Zalf e Moris Bossoni dell’Egidio Unidelta. Al passaggio
sul traguardo i tre hanno venti metri sul gruppo che comprende tutte
le maglie di leader delle varie classifiche. Al chilometro 111 il gruppo
principale, formato da una quarantina di unità, ritorna compatto.
Ma la pace non è una caratteristica di questa tappa e scoppia
ancora la battaglia. Dopo una serie di scatti e controscatti rimangono
in quattro al comando: Chavez Rubiano, Zanella, Marco Stefani della
Bedogni e Moris Possoni della Unidelta. Il gruppo con la maglia verde
Belkov è a 30 secondi. All’ultimo giro i quattro al comando
resistono al ritorno di Maurizio Girardini della Zalf e Luca Zanderigo
della Mantovani, mentre il gruppo precipita a 55 secondi. Con cambi
regolari i primi arrivano al traguardo. Chavez Rubiano sembra non forzare
e lo sprint è vinto nettamente da Manolo Zanella su Marco Stefani,
il colombiano e Possoni. Il gruppo arriva sgranato a 26 secondi, mentre
la maglia verde Belkov è cronometrata a 39 secondi e deve consegnare
la il simbolo del primato al dominatore delle ultime due tappe: Miguel
Angel Chavez Rubiano. «E’ stata una corsa durissima per
il percorso ed il caldo» esordisce il vincitore Zanella a fine
gara «Ieri ho visto che Miguel in salita andava il doppio degli
altri, per cui mi sono messo alla sua ruota cercando di tenerla. Ci
sono riuscito ed in volata l’ho saltato». Il sorriso di
Chavez Rubiano non è appannato dalla preoccupazione dovuta al
fatto che domani dovrà difendere la maglia con l’aiuto
del solo compagno di squadra Marioli: «Abbiamo fatto di tutto
per prendere la maglia, ma ora difenderla sarà molto difficile,
perché domani ci potranno essere delle fughe molto pericolose». |